Fez Gil Berretto littorio del ventennio anni 1920/30 Italia
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Fez Gil Berretto littorio del ventennio anni 1920/30 Italia
Fez Gil Berretto della gioventu’ italiana littoria.
Fez Gil Berretto del ventennio italiano.
Fez Gil Berretto in panno.
Fez Gil Berretto in generale è in buono stato conservativo, presenta solo alcuni buchi di tarma.
Descrizione
Fez Gil Berretto littorio del ventennio anni 1920/30 Italia
Fez Gil Berretto della gioventu’ italiana littoria.
Fez Gil Berretto del ventennio italiano.
Fez Gil Berretto in panno.
Fez Gil Berretto in generale è in buono stato conservativo, presenta solo alcuni buchi di tarma.
Gioventù Italiana del Littorio
La Gioventù italiana del Littorio (GIL) era un’organizzazione giovanile fascista. Fu l’ultima organizzazione giovanile del Partito Nazionale Fascista.
Storia
Fu fondata il 27 ottobre 1937[1] dalle ceneri dei Fasci giovanili di combattimento (18-21 anni), con lo scopo di accrescere la preparazione spirituale, sportiva e militare dei ragazzi italiani fondata sui principi dell’ideologia del regime. In essa confluì anche l’Opera nazionale balilla, creata per i giovani di ambo i sessi dai 6 ai 18 anni, e tutte le organizzazioni che ad essa facevano capo, rispondendo direttamente alla segreteria nazionale del PNF. Fez Gil
Nel 1939 fu fondata la Gioventù italiana del Littorio all’estero (GILE).
Nel dopoguerra
Sciolta dopo il 25 luglio 1943 con il R.D.L. 2 agosto 1943 n. 704 che ne passò le competenze al ministero dell’educazione nazionale, con decreto del Capo del governo del 6 maggio 1944[1] venne nominato un commissario per la rinominata Gioventù italiana (GI), il cui fine era provvedere alla conservazione e amministrazione temporanea del patrimonio dell’ex GIL. Fez Gil
Finita la guerra la GI fu posta alle dipendenze del Ministero del tesoro; nel 1972 fu individuata come persona giuridica e riconosciuta come ente pubblico. Venne soppressa con la legge 18 novembre 1975, n. 764;[2][3] gli immobili dell’ente passarono al demanio e il personale alle regioni o in altre pubbliche amministrazioni. Fez Gil
Formalmente la GI fu soppressa nel febbraio 1996 dal Parlamento repubblicano.[Contraddice quanto detto appena sopra..?][4]
Compiti
I compiti della GIL a favore dei giovani erano:
- la preparazione spirituale, sportiva e premilitare; Fez Gil
- l’insegnamento dell’educazione fisica nelle scuole elementari e medie, secondo i programmi da essa predisposti di concerto con il Ministro dell’Educazione nazionale; Fez Gil
- l’istituzione e il funzionamento di corsi, scuole, collegi, accademie, aventi attinenza con le finalità della Gioventù italiana del littorio; Fez Gil
- l’assistenza svolta essenzialmente attraverso i campi, le colonie climatiche, il Patronato scolastico o con altri mezzi disposti dal segretario del PNF; Fez Gil
- l’organizzazione di viaggi e crociere; Fez Gil
- la facoltà di istituire e di promuovere l’istituzione di borse di studio e di provvedere alla loro assegnazione; Fez Gil
- alla GIL spettava anche la vigilanza ed il controllo su tutte le colonie climatiche e istituzioni affini, da chiunque fondate o gestite. Fez Gil
soppressi il Sottosegretariato di Stato per l’educazione fisica e giovanile (2), l’Opera nazionale Balilla (3), i Fasci giovanili
di combattimento (4). Fez Gil
“La GIL, fedele specchio del regime che la emana, per il fatto stesso di effettuare il reclutamento nelle scuole, è
un’organizzazione classista che lascia al di fuori i figli degli operai ed i contadini, non appena abbiano finito la scuola
elementare.Fez Gil
via via che aumenta l’età, e che si passa dalle regioni più ricche e più progredite del Nord a quelle sottosviluppate con alte
punte di analfabetismo del Mezzogiorno” . Fez Gil
Con Decreto del Capo del Governo 6 maggio 1944 viene insediato, per quanto riguarda la parte d’Italia non più soggetta al regime fascista, il primo Commissario della “Gioventù italiana”, dando così di fatto il via all’istituzione di quello che diverrà l’ente Gioventù italiana, successore per molti aspetti della Gioventù italiana del Littorio, anche se inizialmente tenuto soltanto a “recuperare e conservare i beni di pertinenza dell’ente GIL e predisporre il piano di ripartizione dei compiti e delle attività residue tra i Ministeri della difesa e della pubblica istruzione” .
Giuramento
La formula del giuramento era: «Nel nome di Dio e dell’Italia giuro di eseguire gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze e se è necessario col mio sangue la causa della Rivoluzione Fascista.» Il giuramento era riportato sul retro della tessera della GIL, ma compare anche su edifici di epoca fascista, come sulla torre della ex-Casa della GIL di Forlì. Si tratta dell’ex casa del Balilla “Arnaldo Mussolini”, poi della GIL, un palazzo polivalente costruito sull’allora viale Benito Mussolini, oggi viale della Libertà. Sulla torre è ancora visibile la traccia del giuramento, conservate come testimonianza storica anche dopo il restauro del 2010[5].
Organizzazione
La GIL era organizzata in:
- giovani fascisti
- avanguardisti
- balilla
- giovani fasciste
- giovani italiane
- Piccole italiane
- figli della lupa (maschi e femmine).
Struttura Amministrativa
Al vertice della Gioventù italiana del Littorio è il Comandante generale, Segretario del Partito nazionale fascista, Ministro
Segretario di Stato. Al Comandante generale, in quanto Segretario del Partito nazionale fascista, sono affidate le seguenti
funzioni: propone al Duce la nomina e la revoca dei Segretari federali, preposti alle Federazioni dei Fasci di combattimento,
e quindi Comandanti federali della Gioventù italiana del Littorio; propone al Duce la nomina e la revoca dei dirigenti
nazionali delle organizzazioni dipendenti dal Partito nazionale fascista, quale è la Gioventù italiana del Littorio; nomina e
revoca i gerarchi centrali e provinciali delle organizzazioni del Partito nazionale fascista, tra i quali i componenti del
Comando generale e dei comandi federali della Gioventù italiana del Littorio; emana regolamenti e norme per il
funzionamento delle organizzazioni dipendenti dal partito, quale è la Gioventù italiana del Littorio; ha facoltà di annullare o
di modificare i provvedimenti delle dipendenti gerarchie, nei riguardi delle quali ha potere di sostituzione (56).
Il Comandante generale, inoltre, approva il conto consuntivo del Comando generale e l’allegata relazione del Collegio centrale dei revisori (57). <br>Il Comando generale della Gioventù italiana del Littorio è costituito, oltre che dal Comandante generale, da due vice-Comandanti generali, dal Capo di Stato maggiore, da due sotto Capi di Stato maggiore, dall’Ispettrice generale per le Organizzazioni femminili, dalla Direzione centrale dei servizi amministrativi, dal Servizio stampa, dalle accademie e collegi, dalle colonie permanenti, (58). <br>Il Capo di Stato maggiore sostituisce il Comandante generale, in caso di assenza o impedimento di questo, nella direzione e sorveglianza della gestione amministrativa del Comando, e gestisce i Servizi logistici (laboratorio e magazzini centrali) (59). Dall’aprile del 1940 il Capo di Stato maggiore diviene unico vice-Comandante generale (60).<br>Dai sotto Capi di Stato maggiore dipendono il Servizio preparazione spirituale e professionale, l’Ufficio militare di educazione fisica e sportiva, l’Ufficio personale, l’Ufficio disciplina ed il Servizio di sanità e assistenza (addetto ai compiti di natura assistenziale e previdenziale nei confronti degli iscritti).<br>Dall’Ispettrice generale per le Organizzazioni femminili dipendono, per quanto riguarda la componente femminile, il Servizio preparazione spirituale e i corsi a carattere domestico o sociale, l’educazione fisica e sportiva, l’Ufficio personale, l’Ufficio disciplina, il Servizio di sanità e assistenza.<br>Alla Direzione centrale dei servizi amministrativi sono affidate la predisposizione degli atti d’ufficio, il coordinamento delle norme amministrative e contabili dell’ente, le ispezioni amministrative e contabili su comandi ed enti dipendenti (61). Dal 1940 la Direzione assume la denominazione di Direzione generale del personale e dei servizi amministrativi (62).<br>Dal Comando generale dipendono le accademie ed i collegi: l’Accademia maschile della Gioventù italiana del Littorio, con sede in Roma, l’Accademia femminile della Gioventù italiana del Littorio, con sede in Orvieto, l’Accademia di musica, istituita a Roma nel 1936, situata nel Foro Mussolini, trasformata in Conservatorio nel gennaio 1942, i collegi, con annesse scuole medie, istituiti alle dirette dipendenze della Gioventù italiana del Littorio (anziché del Ministero per l’educazione nazionale). Tali enti hanno propri consigli di amministrazione; sono sottoposte al controllo del Comando generale le deliberazioni riguardanti il bilancio preventivo, il conto consuntivo, le variazioni di bilancio, gli acquisti e vendite di immobili (63). <br>Presso il Comando generale è istituito un Collegio centrale dei revisori, incaricati di vigilare sulla gestione della Gioventù italiana del Littorio con le facoltà e gli obblighi che competono ai sindaci delle società commerciali. I revisori sono nominati dal Comandante generale, su proposta dei ministri dell’interno, delle finanze, della guerra, della marina, dell’aeronautica, dell’educazione nazionale e delle corporazioni. Il Collegio centrale dei revisori è competente anche riguardo la gestione delle accademie, collegi, convitti, navi scuola e colonie permanenti(64) . <br>Ai fini di coordinare i programmi di attività della Gioventù italiana del Littorio con l’azione dei Ministeri competenti nei settori educativo, sanitario e premilitare, è istituita la Consulta della Gioventù italiana del Littorio, composta del Ministro dell’Educazione Nazionale, dei Sottosegretari di Stato per l’Interno, per la Guerra, per la Marina e per l’Aeronautica, del Capo di Stato Maggiore della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, della rappresentante dei Fasci femminili, nonché del Comandante generale e dei vice-Comandanti generali della G.I.L. componenti di diritto (65).<br>In ogni provincia è istituito un Comando federale della Gioventù italiana del Littorio; il Segretario federale (66) è il Comandante federale della Gioventù italiana del Littorio. Da lui dipendono un vice Comandante federale, un Capo di stato
maggiore, un Comitato dei revisori, una Commissione provinciale scuola (67). In ogni comune è istituito un Comando
comunale della Gioventù italiana del Littorio; il Segretario politico del Fascio di combattimento è Comandante della
Gioventù italiana del Littorio ed ha alle sue dipendenze un vice-Comandante membro del Direttorio del Fascio di
Combattimento, un Comandante giovani fascisti, un Comandante avanguardisti e balilla, un ufficio amministrativo e una
ispettrice femminile, dalla quale dipendono una vice-ispettrice e le capogruppo (68). <br>L’inquadramento dei Giovani
Fascisti “è affidato a ufficiali della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (ruolo G.I.L.). Inoltre sono assegnati a
6/9 ciascun Comando federale degli ufficiali superiori dell’Esercito, per l’organizzazione militare dei Giovani Fascisti e per la
premilitare generale e specializzata”; “L’inquadramento degli Avanguardisti è affidato, per esigenze di carattere
organizzativo, a ufficiali della Milizia volontaria per la sicurezza nazionale, a capi centuria e cadetti (ruolo G.I.L.)”
Gioventù italiana del littorio – GIL, 1937 – 1943
La GIL era organizzata in:
– Figli della lupa, dai sei ai sette anni;
– Balilla, bambini dagli otto ai dodici anni;
– Piccole italiane, bambine dagli otto ai dodici anni;
– Avanguardisti e Giovani italiane, ragazzi e ragazzi dai tredici ai diciassette anni;
– Giovani fascisti e Giovani fasciste, dai diciotto ai ventuno anni.
Il motto della GIL era una frase di Mussolini quanto mai significativa: “Credere, obbedire, combattere”.
Il 16 giugno del 1935 nasceva il “sabato fascista” dedicato all’addestramento, militare e politico, in cui i bambini ed i ragazzi inquadrati nella GIL dovevano partecipare alla ginnastica, agli addestramenti ed alle lezioni, che si tenevano in ogni paese.
Preparazione militare dei giovani
La GIL organizzava ogni anno, in tutta Italia, presso i Fasci giovanili di combattimento, corsi premilitari, allo scopo di addestrare alle armi i giovani che avevano compiuto il 18º anno di età, sicché, venuto il tempo dell’obbligo di leva, essi entravano a far parte delle forze armate dello Stato con il necessario allenamento fisico e spirituale.
Medaglie e croci al merito
- dall’8 aprile 1939 al 1º giugno 1944:
- Medaglia di benemerenza della Gioventù italiana del littorio
- Diploma di benemerenza di 1ª, di 2ª, di 3ª classe con medaglia d’oro, d’argento, di bronzo.
- «La Gioventù italiana del Littorio assegna diplomi di benemerenza ai soci che se ne rendano particolarmente meritevoli e a coloro che abbiano presentato l’iscrizione di un numero rilevante di soci, o che in altro modo abbiano svolto una notevole e proficua attività per i fini della Gioventù italiana del Littorio»
- (regio decreto-legge 27 ottobre 1937, n. 1839, art. 9, c. 10 [istituzione delle benemerenze], Istituzione della Gioventù italiana del Littorio, in G. U. del Regno n. 262 del 12 novembre 1937, in vigore dal giorno stesso;
- convertito dalla legge 23 dicembre 1937, n. 2566, Conversione in legge del R. decreto-legge 27 ottobre 1937-XV, n. 1839, riguardante l’istituzione della Gioventù Italiana del Littorio, in G. U. del Regno n. 28 febbraio 1938, n. 48, in vigore dal giorno stesso; entrambe le norme abrogate dal decreto-legge 22 dicembre 2008, n. 200, art. 2, c. 1[6]);
- «A coloro che, appartenendo al personale ispettivo, direttivo e insegnante delle scuole di ogni ordine e grado dipendenti dal Ministero dell’educazione nazionale, comprese le scuole rurali e l’Ente nazionale dell’insegnamento medio, svolgano, con particolare efficacia la loro attività a favore della Gioventù italiana del Littorio o dell’Opera nazionale del Dopolavoro, possono essere conferiti diplomi di benemerenza. Secondo che tale attività sia svolta ininterrottamente per dieci, cinque o tre anni, il diploma è di prima, seconda o terza classe (art. 1). I diplomi e le corrispondenti medaglie (…) possono essere conferiti anche ai sanitari che svolgano una proficua attività a favore della Gioventù italiana del Littorio (art. 2). A coloro cui sono conferiti i diplomi suddetti è data la facoltà di fregiarsi di una medaglia, rispettivamente d’oro, d’argento e di bronzo. La medaglia d’oro viene sostituita con altra simile di metallo dorato. Tali medaglie (…) sono portate sul petto, a sinistra, appese ad un nastro di colore amaranto [con al] centro una striscia verticale tricolore (…) (art. 3)»
- (regio decreto 8 aprile 1939, n. 704, Norme per il conferimento di diplomi di benemerenza per proficua attività spiegata a favore della «Gioventù italiana del Littorio» e dell’«Opera nazionale Dopolavoro», in G. U. del Regno n. 118 del 20 maggio 1939, in vigore dal 4 giugno; abrogato con decreto legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, art. 1, c.1[7]).
- La GIL fu ridenominata Gioventù Italiana nel 1944 (decreto del Capo del Governo, 6 maggio 1944, nella premessa, in G. U. del Regno, serie speciale, n. 28 del 17 maggio 1944, in vigore dal 1º giugno), a sua volta soppressa nel 1976 (legge 18 novembre 1975, n. 764, Soppressione dell’ente “Gioventù italiana”, in G. U. n. 13 del 16 gennaio 1976, in vigore dal giorno successivo).
- Croce al merito della Gioventù italiana del Littorio
- 27 ottobre 1933 – de facto 25 luglio 1943:
- Croce al merito per Giovani Fascisti e Giovani Fasciste
- Croce al merito per Avanguardisti
- Croce al merito per Giovani Italiane
- Croce al merito per Balilla
- Croce al merito per Piccole Italiane
- (regio decreto 27 ottobre 1933)
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