Il Caporale – Manuale prima edizione del 1899 Zoppi Editore
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Il Caporale – Manuale prima edizione del 1899 Zoppi Editore
Il Caporale Manuale prima edizione del 1899 curato da Ernesto Ferrari
Il Caporale Manuale edito da Zoppi Pietro editore in San Remo ( 26 aprile 1899 )
Il Caporale Manuale in buono stato conservativo, copertina semirigida originale, non vi sono ammanchi o strappi
Il Caporale Manuale presenta sul primo risguardo il nome manoscritto del primo propietario
Il Caporale Manuale era di un soldato di appartenenza al reggimento nel Regio Esercito
MOBILI: https://www.portobellomania.com/product/tavolino-in-stile-fiorentino/
Descrizione
Il Caporale – Manuale prima edizione del 1899 Zoppi Editore
Il Caporale Manuale prima edizione del 1899 curato da Ernesto Ferrari
Il Caporale Manuale edito da Zoppi Pietro editore in San Remo ( 26 aprile 1899 )
Il Caporale Manuale in buono stato conservativo, copertina semirigida originale, non vi sono ammanchi o strappi
Il Caporale Manuale presenta sul primo risguardo il nome manoscritto del primo propietario
Il Caporale Manuale era di un soldato di appartenenza al reggimento nel Regio Esercito
MOBILI: https://www.portobellomania.com/product/tavolino-in-stile-fiorentino/
Il caporale: manuale completo per gli allievi caporali, allievi sergenti e volontari d’un anno, come dai programmi contenuti nell’atto del 26 aprile 1899
Manuale
Un manuale è un’opera che compendia gli aspetti essenziali di una determinata disciplina o di un argomento, generalmente in funzione delle esigenze divulgative o didattiche del pubblico al quale è destinata[1]. Il termine “manuale” è la traduzione del greco “enchiridion” (Ἐγχειρίδιον) che indica un oggetto da tenere a portata di mano (en-cheir); la fortuna del termine si deve alla grande diffusione del testo filosofico stoico Manuale di Epitteto (Ἐγχειρίδιον Ἐπικτήτου), una raccolta di massime da tenere sempre presenti.
Per manuale dell’utente s’intende la pubblicazione tecnica che contiene le informazioni utili al corretto utilizzo di un dispositivo, di un attrezzo o di un utensile.
Tipologie di manuali
- Manuale utente: destinato all’utilizzatore finale del prodotto, che si presuppone privo di competenze tecniche specifiche. Spesso questa è l’unica documentazione allegata ai prodotti di consumo.
- Istruzioni di montaggio, allegate a prodotti che l’utente deve montare, ad esempio alcune categorie di mobili.
- Manuale dell’installatore, destinato a chi deve installare un apparato o strumento, che poi sarà utilizzato da altri.
- Manuale dell’operatore: destinato all’utilizzatore di uno strumento specialistico, ad esempio uno strumento elettronico di misura, in cui si presuppone una competenza specifica dell’utilizzatore.
- Manuale di servizio, necessario al personale preposto all’assistenza, per gli interventi di manutenzione, taratura periodica, e ricerca guasti. Riporta informazioni tecniche specifiche non necessarie per il normale utilizzo del prodotto.
Nel caso dei prodotti informatici, si possono individuare alcune categorie più specifiche di manuali:
- Manuale utente, che quando è realizzato in formato elettronico è detto anche Help in linea.
- Help contestuale, ovvero l’insieme dei messaggi di aiuto che l’utente riceve automaticamente o a richiesta, e che sono collegati alla specifica sezione del programma che l’utente sta utilizzando.
- Manuale dell’amministratore di sistema, destinato a chi ha la responsabilità di installare il prodotto su uno o più computer, configurarlo, installare gli aggiornamenti, risolvere i malfunzionamenti e garantirne il buon funzionamento nel tempo.
- Manuale di personalizzazione: alcuni prodotti complessi, ad esempio programmi di contabilità, archivio, magazzino, richiedono un importante lavoro di configurazione e personalizzazione per adattarli all’utilizzo a cui sono destinati. Questa attività richiede una competenza specifica sul programma, che viene riassunta in questo manuale.
- Manuale dell’amministratore del servizio, destinato a chi deve gestire un servizio dal punto di vista dei contenuti applicativi, ad esempio il gestore di una mailing list o di un forum, che può avere la responsabilità di moderare i contenuti inseriti dagli utenti.
- Manuale del programmatore, documento che descrive l’organizzazione del codice sorgente del programma, destinato a chi dovrà effettuare modifiche nel programma stesso.
- Manuale delle API: questo tipo di manuale descrive le modalità di utilizzo di un componente software come una libreria software o una classe, ed è destinato a chi deve utilizzare questo componente in un programma, senza doverne per forza conoscere tutte le caratteristiche interne.
Caporale
Caporale è un grado militare in uso in molte forze armate, nelle forze di polizia ed organizzazioni del mondo. È il primo graduato, usualmente equivalente al codice di grado NATO OR-2 o OR-3[1].
Il termine deriva dal latino medioevale capora, col significato di capo o, secondo altre fonti, dal latino corpus, col significato di incorporato, arruolato (in inglese il termine è affine: corporal).
Da quest’ultima accezione sembra derivare il compito del caporale di arruolatore di giovani per l’esercito.
Storia
Intorno all’anno mille in Corsica era chiamato «caporale» un magistrato responsabile della protezione e della salvaguardia degli strati poveri della popolazione (si veda storia della Corsica).
Il grado compare nella Nuova cronica di Giovanni, Matteo e Filippo Villani del XIV secolo:
«E nota, lettore, che’lle più volte, quasi sempre, avviene a chi si fa signore o caporale di popoli d’avere sì fatta uscita, però che di veri segni della fortuna è che’ sùbiti avenimenti di felicità e di vettoria e signoria mondana tosto vegnono meno.»
Da questo grado derivano principalmente sia il caporal maggiore, che il sottocaporale che, nel 1854 venne ridenominato appuntato.
Il termine indica anche il fenomeno di sfruttamento di manovalanza giornaliera, il cosiddetto caporalato.
Italia
Il caporale è stato fino al 2022 il primo grado dei graduati di truppa dell’Esercito Italiano, del Corpo militare volontario della Croce Rossa Italiana e del Corpo militare E.I.-S.M.O.M., superiore del soldato semplice o al milite dei Corpi ausiliari e subordinato al caporal maggiore.
Da quella data è l’ultimo della Categoria dei militari di truppa.
Conferimento
Ai sensi del d.lgs. 15 marzo 2010, n. 66 il personale di appartenenza di categoria VFP1 acquisivano il grado per anzianità, mentre i caporali, dopo diciotto mesi e previo giudizio di idoneità, potevano essere promossi al grado di caporal maggiore.[2]
Con l’entrata in vigore del d.lgs 11 febbraio 2014 n. 8 gli VFP1 non possono più accedere al ruolo dei caporali, essendo ora questa possibilità riservata solo agli VFP4.[3]
Distintivo
Il distintivo di grado del caporale è costituito da un gallone nero con un filetto bianco e verde (VFP1) e gallone nero con filetto blu (VFP4), su controspallina del tipo metallico fissata mediante supporti a vite e bulloncino.
Per i paracadutisti (aviotruppe) resta il distintivo formato da un gallone rosso ed un filetto rosso sottopannati in azzurro.
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Distintivo per uniforme da combattimento di caporale dell’Esercito Italiano
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Distintivo per uniforme da combattimento di caporale paracadutista dell’Esercito Italiano
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Distintivo a bassa visibilità per uniforme da combattimento di caporale paracadutista dell’Esercito Italiano
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Distintivo pettorale di caporale dell’Esercito Italiano
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Distintivo pettorale di caporale paracadutista dell’Esercito Italiano
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Distintivo pettorale a bassa visibilità di caporale paracadutista dell’Esercito Italiano
Corrispondenze
Tale grado è omologo al comune di prima classe della Marina Militare e al grado di aviere scelto dell’Aeronautica Militare.
Il grado di caporale non esiste nelle forze di polizia italiane e non ci sono equivalenti, in quanto le forze di polizia non prevedono personale in ferma prefissata.
Periodo di servizio | Esercito Italiano | Marina Militare | Aeronautica Militare |
---|---|---|---|
All’incorporamento | soldato |
Nessun distintivo di grado[4] comune di seconda classe |
Nessun distintivo di grado[4] aviere |
Al conseguimento del grado | Caporale Caporale paracadutista |
comune di prima classe | aviere scelto |
Marina mercantile
Nella marina mercantile italiana, il marittimo con la qualifica di capo operaio (o capo fuochista) e’ comunemente chiamato caporale di macchina (o semplicemente “caporale”)
E’ il sottufficiale capo servizio di tutto il personale comune di macchina e responsabile delle attività tecniche.
Risponde del suo operato al direttore di macchina in seconda sulle navi da crociera o al primo ufficiale di macchina sulle altre.
Regno delle Due Sicilie
Nel Regno delle Due Sicilie il caporale era il grado più basso dei graduati di truppa del Real Esercito.
Le procedure di avanzamento di grado si fondavano principalmente su esami di idoneità periodici, ed in alcuni casi su criteri di anzianità.
L’esame di idoneità per avanzare di grado seguiva una procedura simile per quasi tutti i livelli gerarchici fino a quello di ufficiale.
Un soldato di truppa poteva accedere al grado di caporale tramite l’ammissione ad un esame indetto dal colonnello comandante del Reggimento.
I candidati dovevano quindi consegnare la domanda ai comandi di compagnia, che la corredavano delle loro osservazioni.
Successivamente veniva pubblicata la lista degli ammessi agli esami (generalmente tre candidati per ogni posto disponibile) e si nominava la commissione giudicatrice.
L’esame quindi aveva luogo tramite prove scritte e tecnico-pratiche secondo un programma autorizzato dalla Direzione Generale.
Il verbale delle prove d’esame, con osservazioni e punteggi, era quindi consegnato al colonnello comandante che rendeva noti i risultati pubblicando la graduatoria.
Le promozioni avevano luogo tramite questa graduatoria.
La stessa procedura era usata per le promozioni dal grado di caporale a quello di caporal foriere, secondo sergente e primo sergente.
Per la promozione ad aiutante di campo (il grado maggiore per un sottufficiale) e per la promozione ad alfiere (il grado minore dell’ufficialità) la commissione esaminatrice era ampliata con ufficiali superiori a cui spesso si univano dei generali.