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Stiloforo anni 50 della Mepal Service Made in Danimarca

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Stiloforo anni 50 della Mepal Service Made in Danimarca

Stiloforo in materiale plastico con design anni 50.

Stiloforo anni 50 prodotto dall’azienda danese MEPAL SERVICE.

Stiloforo disegnato  da Adolfo Opel (Vienna 12.06.35-15.07.2018).

Stiloforo anni 50 in buono stato conservativo.

Per informazioni clicca qui

Descrizione

Stiloforo anni 50 della Mepal Service Made in Danimarca

Stiloforo in materiale plastico con design anni 50.

Stiloforo anni 50 prodotto dall’azienda danese MEPAL SERVICE.

Stiloforo disegnato  da Adolfo Opel (Vienna 12.06.35-15.07.2018).

Stiloforo anni 50 in buono stato conservativo.

COLLEZIONISMO: https://www.portobellomania.com/product/broche-swarovski-con-cristalli/

Lo stiloforo è un termine architettonico derivante dal greco e che significa “portatore di stilo”, cioè portatore di colonna.

È usato per indicare quelle sculture di animali o mostri fantastici poste a base delle colonnine di sostegno dei protiri o anche dei pulpiti solitamente nelle chiese romaniche. Stiloforo

Dettaglio di un leone stiloforo della cattedrale di Trani

A differenza della cariatide, una scultura che sostituisce l’intera colonna facendo da supporto per la trabeazione, lo stiloforo costituisce il solo basamento della colonna.

Descrizione

Il leone è un indiscusso simbolo di Fortezza[1] perciò, posto all’ingresso delle chiese, simboleggia la forza che sta a guardia dello spazio sacro.

Il leone in base ai bestiari medievali è anche simbolo di Cristo per svariati motivi: Cristo è chiamato “il Leone che è della tribù di Giuda” (Apocalisse di Giovanni 5, 5-6); Cristo è resuscitato dopo tre giorni, come i leoni che si credeva nascessero morti e tornassero alla vita dopo che il padre avesse soffiato su di loro dopo tre giorni.

Il leone è maestoso davanti, ma col pelo liscio nella parte dietro (come Cristo che è figlio di Dio, ma allo stesso tempo è uomo).

Il leone ha una valenza simbolica polivalente, sia come guardia che con un compito apotropaico, egli infatti è un animale che uccide, divora le sue prede, e che trasmette loro una parte della sua potenza.

Le prede passano quindi dalla morte a una nuova vita, una metamorfosi facendo oltrepassare quel confine che c’è tra la vita e la morte; è quindi posto come monito, avvertimento di quel passaggio e rottura tra due domini eterogenei quello sacro e quello profano.[2] 

Il leone è accanto al trono evocante la presenza di Cristo nel libro dell’Apocalisse di Giovanni (5, 5) e, nell’iconografia medievale, è anche simbolo della giustizia di Dio. [3]

Il leone è simbolo di giustizia anche perché il Priore amministrava la giustizia inter leones et coram populo (tra i leoni e davanti al popolo). [4]

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STILOFORI E BASI

Gli “stilofori e basi” possono riferirsi a un insieme di articoli utilizzati per mantenere ordinate e organizzate le penne stilografiche e altri strumenti di scrittura.

Ecco alcune informazioni su cosa potrebbe includere questo termine: Stilofori: Gli stilofori sono supporti progettati per contenere e mostrare penne stilografiche e altri strumenti di scrittura.

Possono essere realizzati in vari materiali come legno, metallo, plastica o pelle.

Gli stilofori possono avere diverse forme e dimensioni, da semplici supporti per una singola penna a display più ampi per diverse penne.

Basi: Le basi possono riferirsi alla parte inferiore o alla struttura di sostegno degli stilofori.

Possono avere funzioni aggiuntive, come spazi di archiviazione per penne aggiuntive, spazi per accessori come inchiostri o convertitori e altri dettagli di design.

Organizzazione: Stilofori e basi sono utilizzati per tenere le penne stilografiche e altri strumenti di scrittura in ordine e accessibili.

Mantenendo le penne in uno stiloforo, eviti che si ammucchino o si danneggino.

Design e materiali: Gli stilofori e le basi possono essere realizzati in una varietà di materiali e stili per adattarsi al tuo gusto e all’arredamento.

Possono essere semplici e funzionali o avere dettagli decorativi e rifiniture di lusso.

 Usi: Gli stilofori e le basi sono utilizzati in uffici, studi artistici, aule e ambienti domestici per organizzare e conservare le penne stilografiche e altri strumenti di scrittura in modo ordinato.

Protezione: Utilizzare uno stiloforo aiuta anche a proteggere le punte delle penne stilografiche da danni eccessivi quando vengono poste su superfici dure.

Accessori: Alcune basi possono includere accessori aggiuntivi, come portapenne, supporti per carta o slot per carte da visita.

Collezionismo: Gli stilofori possono essere particolarmente utili per chi colleziona penne stilografiche, in quanto consentono di esporre e proteggere le penne in modo appropriato. penna per stiloforo sheaffer desk pen | eBay

 

La chiusura di un cerchio : Penciclopedia

Uno stiloforo permette di posizionare una penna vicino al telefono, sul bancone della reception o sul piano dello sportello con la certezza di ritrovarla.

Omas - Omas modello "Sfera", stiloforo da tavolo, penna a - Catawiki

Adolf Opel Designer

Adolf Opel (12 June 1935, in Vienna – 15 July 2018, in Vienna) was an Austrian writer, filmmaker, and editor. He edited publications of the writings of Adolf Loos, Elsie Altmann-Loos, Else Feldmann, and Lina Loos. He also made films about Paul Celan, Elisabeth Bergner, Viktor Frankl, Hans Weigel, Franz Theodor Csokor, and H. C. Artmann. He was the recipient of the Theodor Körner Prize in 1981, 1987, and 1993.[1][2][3][4][5]

He has spent several years studying in the USA, Mexico, Brazil, Argentina and Paraguay, as well as in many European countries and in the Far and Middle East. He traveled through Austria with Thornton Wilder in 1959. In the mid-1960s, Opel was the life partner of Ingeborg Bachmann, which is relevant to her novel fragment “Der Fall Franza” and the poem “Böhmen liegt am Meer”. Together with her, he traveled to Prague, Egypt and Sudan.

Adolf Opel
Adolf Opel, geboren am 12. 06. 1935 in Wien, Schriftsteller und Filmemacher, Professor h.c. Er studierte 1953-1959 an der Universität Wien und der State University of Iowa (USA) Psychologie, Literatur- und Theaterwissenschaft sowie Film.
Nachdem er sich beim “Neuen Österreich” Praxis als Journalist erworben hatte, blizierte Opel mehrfach Theaterstücke. Daneben arbeitet er als Kulturpublizist und Kritiker für in- und ausländische Zeitungen. Zahlreiche Radiosendungen und Features für den ORF. Seine wichtigsten künstlerischen Leistungen jedoch erreichte er im Film; neben “Der Weibsteufel” (Drehbuch nach dem gleichnamigen Theaterstück von Karl Schönherr, Österreich 1966) und “Todesfuge” (nach dem gleichnamigen Gedicht von Paul Celan, ORF 1978) machte er Filme (Regie und Buch) über H.C. Artmann, Franz Theodor Csokor, Albert Drach, Victor Frankl, Erika Mitterer, Alois Vogel, Hans Weigel, Simon Wiesenthal u.a. In den 1990er-Jahren kamen Buchpublikationen, u.a. über seine Reisen mit Ingeborg Bachmann hinzu: “Landschaft, für die Augen gemacht: mit Ingeborg Bachmann in Ägypten” (1996); weiters erschien “Wanda und Leopold Sacher-Masoch: Szenen einer Ehe” (1996). Außerdem ist Opel Herausgeber der Schriften von Adolf Loos. Er lebt in Wien und ist Mitglied des Österreichischen P.E.N.-Clubs. Opel erhielt u.a. den Filmpreis des Wiener Kunstfonds (1979) sowie mehrfach den Theodor Körner Preis.

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